" Stava Capoferro "

Tempera Pastello, 20 x 30

" La pittura del maestro Antonino Pasquale Calabrò s'inoltra in uno spazio dilatato, senza peso, senza confini, mentre il prezioso cromatismo si apre, lasciando trasparire una realtà profonda e meravigliosa, vicina e lontana, sempre vibrante di luce che lievita con un respiro spirituale. Le ascendenze stilistiche sono varie nella complessità della sua arte pittorica, confermando l'influsso di Cèzanne nella riedificazione a memoria delle immagini, il passaggio a Giorgio De Chirico nella dissolvenza della forma nel concetto immaginario, sino all'onirico, dove il reale sfuma in una atmosfera vibrante di luminosità in un aurea di infinito. Ecco perchè, i raffronti stilistici si perdono di fronte alla materia cromatica, pur apparentemente morbida ed appena variata nelle sfumature di un colore dominante, tra i grigi perlacei, i rossi fiamminghi ed i blu giotteschi, fra trasparenze del colore che allude simbolicamente alla realtà interiore nella poetica dell'immaginario. E' lo stesso modo di Leonardo di rendere animate ogni cosa,perchè diceva: "nelle cose confuse l'ingegno si desta a nuove invenzioni", dove la profondità del sentimento si fa spessore emozionale, empito visionario e proiezione dell'intelletto nel nostalgico ricordo. Così, le immagini nei capolavori di Antonino Pasquale Calabrò ci appaiono sulla superficie del dipinto, conservando il sentimento ancestrale su cui è fondata una memoria lontana eppur immanente, mentre traspare un fascino misterioso che ci avvince, portandoci con i pensieri all'orizzonte, dove la fantasia può finalmente liberarsi in una armonia universale."

- Maison D'art Padova - Carla D'Aquino - Dal realismo alla poetica dell'immaginario -